mercoledì 28 maggio 2014

28 maggio 1974 - STRAGE DI PIAZZA DELLA LOGGIA



Ero un giovane di 20 anni, allora, e mi stavo occupando soprattutto di capire
chi avesse organizzato la strage di Piazza Fontana, nella quale mio padre
Giovanni e altre 16 persone avevano perso la vita, quando dalla televisione
abbiamo saputo della strage di piazza della Loggia.

Io, la mia famiglia e la maggior parte dei familiari della nostra Associazione
ci siamo sentiti colpiti ancora una volta, come se i nostri morti fossero stati uccisi di nuovo.

Durante una manifestazione sindacale contro il terrorismo neofascista in piazza della
Loggia una bomba nascosta in un cestino portarifiuti aveva portato morte
e distruzione: otto persone erano rimaste uccise e più di cento erano ferite.

C’era e c’è una differenza sostanziale rispetto a piazza Fontana, che era stata
voluta per portare terrore e forse arrivare ad un colpo di Stato, in Piazza della
Loggia si era voluto dare un segnale: non si sarebbero fermati, nonostante
una parte dello Stato deviato li avesse abbandonati. Ci accomunano, invece,
le tante indagini e i tanti processi, con relative deviazioni, affrontati per
poter arrivare a una verità, nel nostro caso soltanto storica e non giudiziaria.

Oggi sappiamo che i mandanti della strage di piazza Fontana appartenevano
a Ordine Nuovo, di Padova, Franco Freda e Giovanni Ventura, purtroppo
non più imputabili in quanto assolti in due processi precedenti. Mentre
per quanto riguarda Brescia il 21 febbraio scorso la Corte di Cassazione
ha annullato le assoluzioni di Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte,
anch’essi componenti di Ordine Nuovo implicati a vario titolo anche nella
strage di piazza Fontana, e ha ordinato la riapertura di un nuovo processo.

Una bellissima notizia anche per noi familiari di piazza Fontana, da sempre
vicini a Manlio Milani presidente della Casa della Memoria di Brescia.
Così, anche quest’anno, come presidente dell’Associazione dei Familiari di
Piazza Fontana, ero presente, insieme ai vice presidenti Paolo Silva e Paolo
Dendena, tanto nel pomeriggio del 27 maggio, quando sono state inaugurate
le formelle con tutti i nomi dei caduti in Piazza Fontana e di Giuseppe
Pinelli, che nella mattinata del 28 maggio in Piazza della Loggia per ricordare
le vittime nel 40° anniversario della strage.

(da ANPIOggi nr. 20)

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