ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA
Coordinamento del Magentino
(Magenta-Cuggiono-Corbetta-Arluno-Vittuone-Sedriano
-Bareggio-Cornaredo-Settimo Milanese)
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Sig.Sindaco,
Sigg. Assessori,
Sigg. Consiglieri,
dei Comuni di
dei Comuni di
Magenta -Vittuone - Sedriano - Corbetta - Arluno- Bareggio - Cornaredo - Settimo Milanese
Bernate T.- Boffalora - Mesero - Ossona - Marcallo - Casorezzo - Robecco S/N
Il clima di crescente nazionalismo e le pericolose forme discriminatorie, che si registrano in Europa, come xenofobia, omofobia, razzismo, sessismo, intolleranza religiosa, non hanno risparmiato l’Italia, dove tali manifestazioni si traducono, con più intensa frequenza, in comportamenti palesi, ma anche in forme subdole e talvolta perfino inconsapevoli.
Assistiamo, infatti, un po’ ovunque, da Roma a Napoli, da Milano a Firenze, da Sassuolo a Venezia, a rigurgiti nostalgici di nazifascismo: irruzioni di esponenti di Forza Nuova durante manifestazioni democratiche; muri imbrattati da scritte che si richiamano a slogan fascisti e nazisti; croci celtiche sui monumenti ai caduti; manifesti con fasci littori e camicie nere; un progetto per dedicare una targa a Luisa Ferida; un convegno di tipo fascista, da cui sono emersi simboli e vessilli esecrabili, come quello della X Mas; infine, persino la ricostruzione dell´insegna che accoglieva gli ebrei ad Auschwitz.
Milano e la sua provincia non sono state, né sono immuni da codesti fenomeni. Il nostro territorio neppure.
Anche nei nostri Comuni si sono registrati veri e propri atti intimidatori, manifesti abusivi, attacchi teppistici, muri imbrattati da svastiche, croci celtiche e slogan neonazisti e infine, tentativi di accreditarsi come innocue associazioni.
A tale proposito, è sufficiente navigare in rete, per scoprire a quali personaggi, a quali ideologie e a quale cultura s’ispirano questi gruppi o pseudoassociazioni.
Troppo spesso l’insieme di tali vicende resta avvolto in una sorta d’indifferenza, che induce alla noncuranza.
Difatti, non si fa più caso ai “messaggi” murali ove compaiono svastiche, oppure con troppa leggerezza si concedono spazi e “accreditamenti” a persone o gruppi di cui sopra, archiviando tali esteriorità come “ragazzate”di “bravi ragazzi” o considerandoli al massimo come “atti teppistici”.
Questa preoccupante situazione deve indurre non solo a serie riflessioni, ma anche a un rinnovato impegno da parte di tutti i cittadini che si riconoscono e operano nell’ambito delle Istituzioni.
L’ANPI ha come compito statutario la trasmissione della memoria e nel proprio agire propone, non il semplice ricordo, bensì una vera e propria strategia della memoria: volta ad approfondire la conoscenza circa le cose, i luoghi, le idee, i fatti, ma soprattutto per rendere vivo l’agire delle persone che furono coinvolte e protagoniste di quella stagione storica.
Memoria senza la quale si rischia di perdere i riferimenti dell’agire democratico. La grande storia, ma anche e soprattutto la piccola storia, quella delle nostre città e dei nostri cittadini, quella che contribuisce a fare riflettere, a costruire un sapere, ad acquisire la consapevolezza specifica di una coscienza civile.
Le nostre sezioni territoriali hanno sempre fatto e continueranno a sostenere la loro parte, non solo chiamando i democratici e gli antifascisti alla vigilanza, ma intensificando le proposte, le iniziative culturali e d’informazione sul nostro territorio.
L’ANPI, tuttavia, ritiene che il compito di contrastare quei fenomeni, che ledono la dignità democratica di una comunità, recando offesa alla Memoria e tentando di rendersi visibili e “legittimi”, attraverso l’indifferenza e la sottovalutazione, spetti innanzitutto a chi rappresenta tale Comunità.
L’assise di cui Voi fate parte, con l’incarico di Consiglieri e Amministratori, come singoli e parti politiche, è di per sé Democratica, poiché ha la sua genesi nella lotta alla dittatura fascista e all’occupazione nazista, quindi nella Resistenza e nella Lotta di Liberazione.
Voi stessi agite e deliberate in nome della Costituzione, che è frutto e sintesi di quella storia, antifascista per sua “costituzione”.
Se esiste un nesso tra il diffondersi di manifestazioni di stampo neofascista e l’indifferenza, chiediamo che questo sia spezzato.
Il Coordinamento A.N.P.I. del Magentino, in virtù di quanto espresso, invita gli amministratori locali a un maggior impegno, per contrastare ogni forma d’intolleranza, violenza e razzismo che si manifesti nel nostro territorio.
Chiede ai singoli Consiglieri e alle parti politiche di appartenenza di attivarsi, affinché, di fronte a questi fenomeni, si agisca con tempestività e con fermezza.
In particolare, ritiene indispensabile che luoghi pubblici, anche se affidati in gestione a privati, non siano utilizzati per ospitare iniziative organizzate da movimenti neofascisti, antisemiti, xenofobi e portatori di politiche discriminatorie e che si richiamino ai disvalori citati.
Coordinamento sezioni ANPI del Magentino