lunedì 2 dicembre 2013

Ambrogino d'oro al Presidente Nazionale dell'ANPI, Carlo Smuraglia



Caro Carlo,

mi congratulo, anche a nome di tutta l'ANPI di Milano e Provincia, per questo importante riconoscimento conferitoti per il ruolo da te svolto come protagonista della vita democratica della nostra città e per il tuo instancabile e prezioso contributo come Presidente dell'ANPI Nazionale nella battaglia a sostegno dei valori dell'antifascismo, della Resistenza, della difesa ed attuazione della Costituzione Repubblicana.

La cerimonia avrà luogo alle ore 10,30 di sabato 7 dicembre 2013 al teatro Dal Verme in Via San Giovanni sul Muro, 2 Milano.

Un caro saluto.

Roberto Cenati
Presidente ANPI Provinciale di Milano

mercoledì 27 novembre 2013

Addio a Raimondo Ricci bandiera dell'antifascismo

L'anziano leader del movimento antifascista ha dedicato la sua vita alla difesa dei valori della Resistenza
Addio a Raimondo Ricci, bandiera dell'antifascismo a Genova. Novantatre anni, tra gli ultimi testimoni del Novecento, già presidente nazionale del'Associazione nazionale partigiani, ha dedicato la sua vita alla difesa dei valori della Resistenza.
Partigano, nelle mani della Gestapo Ricci fu torturato e imprigionato nel campo di concentramento di Mauthausen. Liberato, continua la sua battaglia morale e politica e, in qualità di avvocato penalista, difende i sindacalisti e i militanti comunisti nel dopoguerra.
Presidente provinciale dell'ANPI nel 1969, parlamentare del Partito Comunista Italiano per tre legislature dal 1976, fa parte della commissione di inchiesta sulla P2 e davanti all'irruzione del terrorismo è una delle figure politiche che ha contribuito a costruire quel fronte tra istituzioni e movimento operaio che ha garantito la continuità dello stato democratico. Giurista autorevole sarà anche membro del consiglio di presidenza della Corte dei Conti.
Nell'età avanzata, Raimondo Ricci dedica tutte le sue energie e il suo tempo all'Istituto Storico della Resistenza a cui fu chiamato per ricoprire il ruolo di presidente.
Nonostante 
fosse quasi cieco, viaggia da una parte all'altra dell'Italia, passa da comizio a comizio, affascina i giovani. La sua voce attraversa le piazze e i cuori. 
In qualche misura diventa lui stesso un simbolo.
Raimondo Ricci ha ricoperto la carica di Presidente nazionale dell'ANPI dal 2009 sino al marzo del 2011.
Attualmente faceva parte della Presidenza onoraria dell'ANPI Nazionale.

COMUNICATO STAMPA - Presenza gazebo Forza Nuova a Vittuone






COMUNICATO STAMPA

Vittuone, 25 Novembre 2013



Nel pomeriggio di sabato 23 Novembre, Vittuone per la prima volta nella sua storia ha visto un gazebo  di Forza Nuova una formazione politica dichiaratamente neofascista,  autorizzato dall'Amministrazione Comunale.

Noi come sezione ANPI Sedriano-Vittuone, associazione storica di Vittuone, ne siamo stati tenuti all'oscuro, e così sarebbe rimasto se non fosse stato per il tamtam che si è generato fra tutti gli antifascisti del magentino, che ha permesso di organizzare un presidio pacifico con la partecipazione di diverse decine di persone.

Forza Nuova si pone ai margini della legalità e dei valori della nostra Carta Costituzionale. Un’organizzazione che nelle parole e nella gestualità si ispira al vecchio fascismo. Quello stesso fascismo che trascinò l'Italia nella distruzione e nella catastrofe assolute, lo stesso che la storia ha inesorabilmente condannato.

La Vittuone antifascista e le istituzioni democratiche non possono permettereche una tale organizzazione, per di più proveniente da fuori paese, sia libera di diffondere i suoi messaggi di xenofobia, omofobia e di revisionismo storico.

Non può bastare dire che "la Legge ci impedisce di vietare una manifestazione regolare di un partito politico". Per noi l’antifascismo istituzionale impone una responsabilità attiva e quindi chiediamo quali procedure e atti sono stati fatti prima di autorizzare ad un gruppo fascista , proveniente da fuori paese e quindi non conosciuto a tenere la propria manifestazione?  Autorizzare FN a mostrarsi pubblicamente dà visibilità all’ideologia fascista e quindi deploriamo fermamente il comportamento dell'Amministrazione Comunale che ha concesso loro spazio e possibilità di manifestare.
La sottovalutazione e/o l'indifferenza verso questi fenomeni è sconsiderata e colpevole.

Ricordiamo che il 23 dicembre 2010 il Consiglio Comunale di Vittuone votò all’unanimità una mozione di solidarietà con la nostra sezione fatta oggetto di un raid teppistico-fascista, in cui tra l’altro chiedeva all’Amministrazione Comunale“…di alzare il livello d’attenzione su questi fenomeni attivando tutti gli strumenti in suo potere….. Il Consiglio Comunale di Vittuone…. assume l’impegno di un’attiva vigilanza perché tali fenomeni non trovino terreno fertile in particolare quello dell’indifferenza”.

Tale mozione è un atto pubblico attivo o è già lettera morta?

IL DIRETTIVO


martedì 19 novembre 2013

Tesseramento & Costituzione












Il 24 novembre, in occasione della Giornata Nazionale del Tesseramento, la sezione ANPI "Carlo Chiappa" Sedriano/Vittuone, sarà presente con un proprio gazebo in Piazza Italia a Vittuone, dalle 8.30 alle 12.30.

Quest’anno la giornata è  dedicata per “aderire all’ANPI in nome dell’antifascismo e della Resistenza e per dire No agli attuali tentativi di riforma Costituzionale”.

Alla manomissione della Carta Costituzionale l’ANPI NON CI STA.
Partirà quindi dalla tradizionale giornata del tesseramento, una grande campagna di informazione e di chiarimento sul tema, facendo di quella giornata un vero e proprio appuntamento diffuso per la Costituzione.
I cittadini potranno avvicinarsi ai banchetti ed ai gazebo, assumere
informazioni, ricevere materiale, affinché siano consapevoli di ciò che sta
accadendo e facciano tutto quanto sta in loro con l’ANPI e con tutte le altre Associazioni che si occupano di Costituzione, per impedire un autentico strappo a danno dei cittadini e della democrazia di questo paese.

domenica 20 ottobre 2013

Vittuone: Festa della Madonna del Rosario



Grande successo delle nostre "trottole partigiane".
Oltre alla trottola appena tornita da Paolo, veniva anche consegnata la biografia di un partigiano della zona.
Divertimento, tradizione, cultura e storia.


Non siamo riusciti a soddisfare le notevoli richieste.
Pertanto ci stiamo attivando per fare altre uscite. Magari una domenica mattina.

mercoledì 16 ottobre 2013

16 ottobre 1943 : il rastrellamento del Ghetto di Roma

L’Italia ha una storia ebraica continua e ininterrotta. La Comunità Ebraica di Roma è la più antica d’Europa.

 
A Roma, all’alba di sabato 16 ottobre 1943, giorno festivo per gli ebrei, scelto appositamente per sorprenderne il più possibile, un centinaio di soldati tedeschi, dopo aver circondato il quartiere, catturarono più di 1000 ebrei, tra cui circa 200 bambini. I prigionieri furono rinchiusi nel Collegio Militare di Palazzo Salviati in via della Lungara. Trasferiti alla stazione ferroviaria Tiburtina, furono caricati su un convoglio composto da 18 carri bestiame. Il convoglio partito il 18 ottobre, giunse al campo di concentramento di Auschwitz il 22 ottobre. Soltanto 17 deportati riusciranno a sopravvivere, tra questi una sola donna e nessun bambino.



A capo dell'operazione vi era il colonnello delle SS, Herbert Kappler. Nessun italiano fu ritenuto abbastanza fidato da Kappler per partecipare all’azione, che venne compiuta dai militari tedeschi.
La Gestapo operò prima bloccando gli accessi stradali e poi evacuando un isolato per volta e radunando man mano le persone rastrellate in strada. I vecchi e i malati furono gettati con violenza fuori dalle loro abitazioni; si videro bambini terrorizzati che si aggrappavano alle gonne delle madri e donne anziane che imploravano invano pietà. Nonostante la brutalità dell’operazione, le grida e le preghiere strazianti, i rastrellati si ammassarono abbastanza disciplinatamente, tanto che – a detta di Kappler - non fu necessaria l’esplosione di alcun colpo di arma da fuoco.
Kappler riferì anche che “l’atteggiamento della popolazione italiana è stato inequivocabilmente di resistenza passiva. Mentre la polizia tedesca irrompeva in alcune case, tentativi di nascondere gli ebrei in appartamenti vicini sono stati osservati per tutto il tempo e in molti casi si crede con successo. La parte antisemita della popolazione non è comparsa durante l’azione, ma grandi masse, in episodi isolati, hanno addirittura tentato di trattenere singoli poliziotti lontano dagli ebrei".
I rastrellati - molti di loro ancora vestiti per la notte - vennero caricati in camion militari coperti da teloni e trasportati provvisoriamente presso ilCollegio Militare di Palazzo Salviati in via della Lungara 82-83; rimasero nei locali e nel cortile del collegio per circa trenta ore, separati per genere e in condizioni assolutamente disagiate.
Tra essi vi fu anche un neonato (morì di lì a poco), partorito il 17 ottobre dalla ventiquattrenne Marcella Perugia.
La verifica dello status dei prigionieri condusse al rilascio di 237 di loro, identificati come cittadini stranieri, compreso uno di nazionalità vaticana, componenti di unioni o famiglie miste, compresi i partner ebrei e altri arrestati risultati di “razza ariana”.
Rimase nel gruppo una donna cattolica che eroicamente si dichiarò ebrea (poi si salvò).

L'ANPI RICORDA E ONORA I DEPORTATI DAL "GHETTO" DI ROMA
IN QUESTO DRAMMATICO SETTANTENARIO,
LA CUI CELEBRAZIONE E' ACCOMPAGNATA
DAGLI ECHI DELLA MORTE
DEL TORTURATORE DI VIA TASSO,
COMPLICE NELLA STRAGE DELLE FOSSE ARDEATINE,
IL CAPITANO DELLE SS, ERICH PRIEBKE,
CRIMINALE MAI PENTITO E MAI PUNITO,
CHE LASCIA AI POSTERI UN MACABRO "TESTAMENTO",
IN CUI REITERA LE TORTURE E LE ESECUZIONI COMPIUTE,
E, PEGGIO, NEGA L'AVVENUTA ESISTENZA DELLE CAMERE A GAS..

Ringraziamo Betty per l'articolo

venerdì 16 agosto 2013

Addio Giuseppe Pavan

Ci ha lasciato il caro Giuseppe Pavan.
L'iscritto più anziano della nostra associazione. 

91 anni. Premiato con una tessera ANPI lo scorso 2 Giugno.


Catturato e imprigionato più volte dai fascisti, è sempre riuscito ad evadere, dandosi alla macchia fino alla fine delle ostilità.
Quando gli chiesi come faceva a vivere in mezzo ai monti, mi rispose che dormiva per terra mangiando l'erba.


Addio Pavan, a noi piace ricordarti così.
Attivo, presente, intraprendente e sempre con la battuta pronta.





Che la terra ti sia lieve.


giovedì 8 agosto 2013

ANPI RICORDA MARCINELLE



Oggi il Belgio ha reso omaggio ai 262 minatori, di cui 136 italiani, morti nella tragedia di Marcinelle l'8 agosto 1956: con una cerimonia al cimitero di Bois du Cazier, e poi sul sito minerario oggi patrimonio dell'Unesco, le autorità belghe e quelle italiane, hanno ricordato la storia dei tanti italiani emigrati nelle miniere di carbone del Belgio in virtù del Trattato Italia-Belgio sul carbone.
Per il presidente Napolitano la commemorazione:
«deve costituire potente richiamo a una riflessione ancora attuale sui temi della piena integrazione degli immigrati così come su quelli della sicurezza nei luoghi di lavoro - continua il presidente nel suo messaggio - Il concreto accoglimento di queste istanze umane e civili e la piena affermazione di questi diritti fondamentali debbono essere perseguiti con la massima attenzione dalle istituzioni e da tutte le forze sociali».

L'accordo 'uomo-carbone' del 1946, tra Italia e Belgio
(da http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/)
A causa di un errore umano, alle 8,30 dell'8 agosto del 1956, il Belgio venne scosso da una tragedia senza precedenti. Un incendio, scoppiato in uno dei pozzi della miniera di carbon fossile di Bois du Caziercausò la morte di 262 persone di dodici diverse nazionalità. 136 minatori erano italiani. Rimasero senza via di scampo, soffocati dall'ossido di carbonio e braccati dalle fiamme. Le operazioni di salvataggio furono disperate fino al 23 agosto, quando uno dei soccorritori diede l'annuncio, in italiano: "Tutti cadaveri".
In Italia, in quegli anni, le risorse di carbone erano agli sgoccioli, le potenze vincitrici lo lesinavano agli sconfitti e la nostra produzione era pressoché nulla. Il misero recupero nel porto di Messina di un carico affondato durante la guerra era già tanto. In Italia vi era molta manodopera e pochissime risorse, in Belgio la situazione era l'opposto. Nel '46 infatti i belgi, ricchi di carbone, non volevano fare il lavoro del minatore perché erano coscienti dei pericoli del lavoro in miniera, tra cui malattie come la silicosi. Il governo belga quindi decise di importare manodopera dall'estero, e molti furono gli italiani a partire in cerca di fortuna: 'imparate le lingue e andate all'estero' diceva De Gasperi quando gli veniva prospettato il problema della disoccupazione.
Erano anni difficili per l'Italia, uscita distrutta dalla guerra. L'emigrazione era un modo per 'esportare' i poveri.
Il Primo Ministro belga Van Hacker, alla fine del conflitto lanciò la 'battaglia del carbone', riuscì quindi a promuovere una convenzione con De Gasperi (con il benestare di Togliatti e Nenni), e il 23 giugno del 1946 venne firmato l'accordo che prevedeva l'acquisto di carbone a fronte dell'impegno italiano di mandare 50.000 uomini da utilizzare nel lavoro di miniera. Non meno di duemila uomini a settimana, centomila alla fine dell'anno. Nell'accordo erano previsti un corso di formazione e la garanzia di un alloggio.
E così tra il '46 e il '57 arrivarono in Belgio 140mila uomini, 17mila donne e 29mila bambini. 'I musi neri', com'erano chiamati i lavoratori a causa della polvere di carbone che ricopriva i loro corpi, venivano avviati a un lavoro pericolosissimo, privi di ogni preparazione e alloggiati in strutture fatiscenti. Trattati come bestie, erano costretti a lavorare in cunicoli alti appena 50 centimetri. Firmato l'accordo 'uomo-carbone', nei comuni italiani iniziarono a comparire dei manifesti che informavano della possibilità di questo lavoro e in cui c'era scritto che un franco belga equivaleva a 12 lire italiane...





QUESTA E' LA STORIA CHE RICORDIAMO,
PER ONORARE I MORTI DI ALLORA E DI OGGI,
I MORTI SUL LAVORO,
E
PER IL RISPETTO DI TUTTI QUEGLI "ITALIANI",
NATI IN PAKISTAN, IN MAROCCO, IN ROMANIA, IN ALBANIA, IN BURKINA FASO ECC.,
CHE COSTRUISCONO L'ITALIA INSIEME A NOI,
E AI QUALI NON SONO ANCORA RICONOSCIUTI I PROPRI DIRITTI...

PER RICORDARE: 10 Agosto - Appuntamento a Piazzale Loreto -

La mattina del 10 agosto 1944 a Milano, QUINDICI partigiani vennero prelevati dal carcere di San Vittore e portati in Piazzale Loreto, per esser fucilati da un plotone di esecuzione composto da militi fascisti della legione "Ettore Muti".
La pretesa fu un presunto attentato contro un camion tedesco.
Il bando di Kesselring prevedeva che per ogni nazista ucciso dovessero essere fucilati dieci italiani.
In quell'attentato nessun tedesco rimase ucciso, mentre provocò la morte di sei cittadini milanesi ed il ferimento di altri undici.

Alle 06.10 avvenne la fucilazione ed i cadaveri scomposti furono lasciati esposti sotto il sole della calda giornata estiva, coperti di mosche, fino alle ore 20 circa, con un cartello che li qualificava come "assassini".
I militi della Muti impedirono anche ai parenti di rendere omaggio ai defunti.


sabato 15 giugno 2013

15 GIUGNO - RADUNO NEONAZISTA A MILANO

Comunicato stampa


L'ANPI Provinciale di Milano esprime la sua profonda indignazione e condanna per il maxi raduno neonazista di gruppi provenienti da diverse regioni d'Italia e dall'Europa, organizzato per sabato 15 giugno a Milano.
Ciò costituisce una grave provocazione ed offesa a Milano città Medaglia d'Oro della Resistenza per l'aperto richiamo al nazifascismo e per i contenuti razzisti e xenofobi espressi da questi gruppi, che si contrappongono radicalmente al nostro progetto di costruzione di una Europa unita negli ideali della pace, della tolleranza, della democrazia, della solidarietà.
Mentre richiamiamo l'attenzione delle istituzioni e delle forze preposte alla difesa dell'ordine pubblico a vigilare per impedire che tali gravi provocazioni  si svolgano a Milano capitale della Resistenza, chiamiamo i cittadini, i democratici e gli antifascisti alla massima vigilanza democratica.


Roberto Cenati
Presidente ANPI Provinciale di Milano

domenica 9 giugno 2013

3° appuntamento "La Mafia è (anche) cosa nostra. Parliamone"


A Vittuone il 2 Giugno festeggiato con "Gli alberi della Memoria"

La FESTA DELLA REPUBBLICA - 2 giugno 2013 - ricordata con il secondo appuntamento de "Gli Alberi della Memoria", il progetto nato dalla collaborazione con il circolo Vit.A, Legambiente Vittuone.
Abbiamo piantato un Gelso, con la relativa targhetta sulla stele, per Giampiero Pozzi.
Abbiamo completato il sito, con l'apposizione di una bacheca esplicativa del progetto, due siepi ed una panchina.
Abbiamo consegnato una tessera "ad honorem" a Tiberio Paolone, un attivista dell'ANPI , di Sinistra di Sedriano, dei diritti civili, delle libertà. (cliccando QUI, potrete vedere il discorso della moglie Rossella)
Abbiamo omaggiato di una tessera, il sig. Pavan. Un sopravvissuto al periodo nazifascista, che ha vissuto sulla propria pelle il significato di quegli anni. Testimone di ieri come di oggi. Una persona sempre in prima fila. All'età di 91 anni.

Sono intervenuti il sindaco Fabrizio Bagini, il rappresentante dell'ANPI Provinciale Tajetti ed il consigliere provinciale Massimo Gatti.

Un grazie a tutti/e per la bellissima giornata.









lunedì 27 maggio 2013

2 giugno - FESTA DELLA REPUBBLICA

E' con piacere che vi invitiamo alla manifestazione del 2 giugno.
Che sarà incentrata sul secondo appuntamento de "Gli Alberi della Memoria".


domenica 28 aprile 2013

25 Aprile - La nostra sezione “Carlo Chiappa” protagonista delle due belle manifestazioni a Vittuone e a Sedriano.

In una splendida giornata di sole si sono svolte le manifestazioni del mattino a Vittuone e quella del pomeriggio a Sedriano per la celebrazione del 68°  anniversario della Liberazione, con una bella e vivace partecipazione. Vedi i video.
Vittuone
Finalmente una celebrazione condivisa tra Anpi e Comune con il coinvolgimento d’altre associazioni. E’ 
stata una giornata partecipata e riuscita.
Sin dalla mattina in Piazza Italia, finalmente piena di tricolori, abbiamo allestito una struttura su cui sono stati esposti i cartelloni che alcune classi  di 4^ elementare, delle scuole di Via Gramsci e Via IV Novembre, hanno preparato per “Colorare” questo 25 Aprile vittuonese. I lavori basati sulle parole e la loro divisione tra negative e positive sintetizzano in modo semplice ed efficace i valori portanti della giornata. Un gruppo di alunni ha preso parte alla manifestazione aprendo il corteo con lo striscione Anpi dando concretezza allo slogan “La Memoria batte nel cuore del Futuro”. Al Parco della Resistenza, dove la Proloco ha installato un pennone con il tricolore per risaltare l’importanza del Monumento, Don Antonio ha tenuto una breve funzione religiosa e una toccante orazione. Il corteo è ripreso e dopo aver reso omaggio alle altre lapidi ha raggiunto la Piazza dove si sono tenuti i discorsi del Presidente della sezione del Sindaco e del rappresentante Anpi Provinciale.
Sedriano
Alle gravi vicende che vedono coinvolto il Comune di Sedriano, in assenza di forti e chiare condanne pubbliche e assunzione di responsabilità politiche sul fenomeno mafioso, che già creavano tensioni e imbarazzo nei rapporti con l’Anpi, il Sindaco aggiungeva l’invio di missive a dir poco offensive e delegittimanti, nelle quali si dettavano pesanti condizioni per una celebrazione unitaria del 25 Aprile, che aggravava lo stato di tensione esistente.
La nostra sezione, in concorso con il Comitato Provinciale rispondeva in modo chiaro e inequivocabile respingendo il "diktat".

venerdì 26 aprile 2013

Comunicato dell'ANPI provinciale


Pubblichiamo un comunicato dell'ANPI Provinciale sulle manifestazioni per Ramelli e Pedenovi, che noi condividiamo e sottoscriviamo in toto:

L'Anpi provinciale di Milano ha condannato sin dal primo momento la sanguinosa aggressione a diciassettenne Sergio Ramelli che ha segnato la prematura fine della sua giovane vita.

Difendere i valori dell'antifascismo, che nella Resistenza conobbe l'impegno più alto, non significa ricorrere all'uso della violenza da noi sempre deprecata e stigmatizzata dopo la vittoriosa conclusione, il 25 Aprile 1945, della Guerra di Liberazione contro il nazifascismo.

Riteniamo pertanto lecito da parte di chiunque compiere atti di omaggio alle vittime di azioni violente perpetrate dopo la Liberazione, purché ciò avvenga in modi adeguati e rispettosi della legalità repubblicana.

Altra cosa sono i cortei e le manifestazioni di aperta apologia del fascismo, gravemente offensivi di Milano Città medaglia d'Oro della Resistenza, svoltisi negli anni passati, nella ricorrenza dell'uccisione di Sergio Ramelli e del consigliere provinciale Enrico Pedenovi, che potrebbero verificarsi anche il 29 aprile prossimo.
Richiamiamo dunque l'attenzione dell Istituzioni e delle autorità preposte alla difesa dell'Ordine Pubblico a vigilare perché il ricordo di chi è stato vittima di ingiustificata violenza non si traduca in atti che si pongano manifestamente in contrasto e in violazione delle regole e dei principi sanciti dalla Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza.
(Roberto Cenati)

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Per conoscere di più


lunedì 22 aprile 2013

25 Aprile a Vittuone e Sedriano. "La Memoria batte nel cuore del Futuro"



Giornata piena per la nostra sezione "Carlo Chiappa"




La mattina corteo a Vittuone, organizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e le associazioni vittuonesi.
Ritrovo ore 9.15 in Piazza Italia, formazione del corteo con accompagnamento del corpo musicale "G.Verdi", messa al parco della Resistenza alle ore 10.15, prosieguo del corteo e conclusioni in Piazza Italia intorno alle ore 11.30 con discorso conclusivo del sindaco Bagini e di un rappresentante provinciale dell’ANPI.






Il pomeriggio a Sedriano faremo un nostro corteo,in piena autonomia dall’amministrazione locale. Le particolari e tristi vicissitudini del Comune, nonché le parole delegittimanti  che il sindaco Celeste ci ha rivolto nelle sue missive, ci hanno costretto ad agire in questo modo, rinunciando a malincuore a partecipare alla Manifestazione Nazionale di Milano.
Ritrovo alle ore 14.30 in Piazza del Seminatore, dove si formerà il corteo, che si snoderà per le vie cittadine, accompagnato dalla band dei "Ciapa no".
Un percorso nella memoria, con soste alla casa natia di Poldino Fagnani, al Cimitero per onorare le tombe dei martiri sedrianesi, tra cui Giuseppe Canevari di 18 anni, al murales delle scuole elementari, per concludere al Parco del Monumento alla Pace.




Memoria del passato e  Azione nel presente contro tutti i fascismi per Attuare la Costituzione.

Oggi più che mai c’è bisogno di Resistenze.

martedì 26 marzo 2013

Risposta al Sindaco di Sedriano


Sindaco
A.Celeste
Comune di Sedriano


 Milano, 23 marzo 2013


 Egr. Sindaco

Vogliamo cominciare questa nostra risposta alla sua lettera in oggetto, ricordando nuovamente, che la nostra Associazione fu costituita già nel giugno 1944 dal CLN,   mentre il Nord era ancora sotto l'occupazione nazifascista, fu poi promossa "Ente Morale" con D.L. n. 224  del 5 aprile 1945 come Associazione Ufficiale dei Partigiani Antifascisti. Attualmente abbiamo oltre 120.000 iscritti e siamo presenti in tutta l'Italia.
Aggiungiamo che la nostra Associazione ha uno Statuto e un Regolamento Nazionale ed è strutturata in Comitati Nazionali, Regionali e Provinciali.
I Comitati Provinciali coordinano l’insieme delle sezioni provinciali. Le sezioni attraverso Congressi e Assemblee Annuali eleggono i loro organi direttivi e in queste attività vengono anche vagliate le iscrizioni.
Questo preambolo si rende necessario per spiegare, a chi ne ignora il funzionamento, che la nostra Associazione non si configura come una semplice “bocciofila” di paese, con tutto il rispetto per le bocciofile.

Dopo aver approfonditamente discusso con la nostra Presidenza Provinciale Le precisiamo quanto segue:

  1. L’adesione e il tesseramento all’Anpi hanno le proprie regole nello Statuto e Regolamento sopra citati e l’adesione ai valori dell’Anpi la stabiliscono gli organi direttivi e gli iscritti che possono ricorrere agli organi competenti. Ci permettiamo, quindi, di respingere la sua osservazione se una persona, secondo lei ha o no a che spartire con i valori dell’Anpi, perché è l’Anpi stessa a deciderlo; ancor più se il contenzioso riguarda la sua attività di Sindaco e la professione della nostra iscritta.
  2. La nostra Associazione svolge attraverso le sue sezioni, le attività che per statuto le sono demandate, rapportandosi con le istituzioni con cui viene a contatto senza discriminarle per colore politico. Ad onor del vero è la nostra Associazione ad essere spesso discriminata. A questo proposito lei richiama la proficua collaborazione tra il Comune di Sedriano e la nostra sezione Anpi in occasione del 25 Aprile e del Giorno della Memoria. Bene. Ricordiamo, però, che le collaborazioni in occasione di celebrazioni di Giornate Istituzionali non sono concessioni fatte all’Anpi. Noi pensiamo, al contrario, che l’Anpi mettendo a disposizione della comunità le proprie iniziative, indirettamente, rende un favore all’immagine di un’amministrazione comunale che in ogni caso è tenuta alle celebrazioni.
  3. Le sezioni dell’Anpi, come previsto dallo Statuto fondativo, hanno completa autonomia decisionale e quindi non esiste autorità esterna che può arrogarsi il diritto di  metterne in discussione le decisioni o l’autorità, riconoscendone o no la rappresentatività secondo le proprie convenienze.
  4. Le nostre iniziative sul territorio nazionale, come quelle per la Legalità e contro le infiltrazioni mafiose, fanno parte del nostro "concorrere alla piena attuazione, nelle leggi e nel costume, della Costituzione Italiana, frutto della Guerra di Liberazione, in assoluta fedeltà allo spirito che ne ha dettato gli articoli", non come mera testimonianza storica ma come azione nel presente. Al fatto che, per le gravi vicissitudini che vedono coinvolto Lei e la sua amministrazione, si senta in contrasto con l’azione della nostra Associazione e Lei chieda alla nostra sezione pubbliche scuse, ripudio di un’iscritta ecc. siamo ad affermare, assumendocene la piena responsabilità, la trasparenza e la coerenza nei nostri principi.
  5. L’Anpi è INDISSOLUBILE dal 25 Aprile. Non esiste istituzione che può dividere le due cose. Quando questo è successo nel recente passato, è stato perché le istituzioni (dalla Presidenza del Consiglio ad amministratori comunali) hanno disertato le celebrazioni venendo meno al giuramento di rispetto dei principi Costituzionali.
  6. Per ultimo. Il 25 Aprile si celebra la riconquistata Libertà dal regime fascista e dall’occupazione nazista. Quel giorno si onora quel vasto e plurale movimento chiamato “Resistenza” e le migliaia di giovani e non, morti per darci Libertà e Democrazia.“Coloro i quali, in buona o cattiva fede, stettero sulle posizioni opposte”, come Lei afferma, che invece si battevano contro quei principi di Libertà e che la retorica revisionista si affanna di volta in volta a voler equiparare ai Partigiani, non si ricordano quel giorno.A loro va il rispetto dovuto a tutti i morti  nella giornata del 2 novembre. 

 Distinti saluti                                 Il Direttivo



venerdì 15 marzo 2013

Convegno indetto dall’ANPI Nazionale su iniziativa del Coordinamento Donne


“La violenza e il coraggio” 16 Marzo 2013

La violenza e il coraggio
ANPI LA VIOLENZA E IL CORAGGIO
Donne, Fascismo, Antifascismo, Resistenza
IERI E OGGI
Milano, 16 marzo 2013 – ore 10,00-18,30 Palazzo Marino – Sala Alessi
Programma
                                     Ore 10,00-13,00:
  • Apre Monica Minnozzi, del Coordinamento Nazionale Donne dell’ANPI;
  • introduce Lidia Menapace, docente universitaria, partigiana, componente del Comitato Nazionale ANPI “Le ragioni e gli obiettivi del Convegno”;
  • intervento di Carlo Smuraglia, Presidente Nazionale dell’ANPI;
  • relazione di Perry Willson, Docente di storia europea contemporanea presso la University of Dundee (Scozia) “Il fascismo contro le donne: l’ideologia, le leggi”;
  • relazione di Dianella Gagliani, Docente di Storia Contemporanea all’Università di Bologna “La scelta della Resistenza: guerra alla guerra e affermazione di diritti”.
13,00 – Break.
14,30 – Ripresa lavori:
  • Relazione di Raffaele Mantegazza, Docente di pedagogia Interculturale – Università Milano – Bicocca su: “Sebben che siete (ancora) donne: espropriazione e resistenza del femminile oggi”;
  • dibattito;
  • conclusioni di Marisa Ombra, Vice Presidente Nazionale ANPI.
Nel corso del Convegno verranno lette citazioni di testi fascisti e testimonianze attinenti i temi in discussione. Mentre il pubblico affluisce: proiezione di immagini, frasi e slogan del fascismo e sulle donne nella Resistenza.
Distribuzione di materiale.

lunedì 4 marzo 2013

Tiberio, la sua storia parla di lotte per il lavoro e la salute, di democrazia e antifascismo. I nostri valori

Rendiamo onore alla memoria di Tiberio, compagno iscritto Anpi, publicando integralmente il Post di Sinistra di Sedriano.


Questa mattina è venuto a mancare il nostro grande amico e compagno Tiberio Paolone. Ha lottato fino alla fine contro la malattia, il "mesotelioma maligno monofasico epiteliomorfo", la malattia che colpisce tutte quelle persone che come lui sono state esposte e hanno respirato l'amianto. Tiberio è stato ucciso dall'amianto. Non ci sono parole per il grande dolore di queste ore. Ci stringiamo forte intorno alla sua famiglia. Tiberio è stato in questi anni il nostro maestro, la sua esperienza e saggezza ci ha guidato giorno per giorno nella nostra attività politica. Noi porteremo avanti le sue lotte contro la riforma delle pensioni, la sua battaglia contro l'amianto e per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori esposti all'amianto.
Di seguito pubblichiamo la sua storia scritta da lui e pubblicata sul sito dell'AIEA (Associazione Italiana Esposti Amianto).
Seguiranno aggiornamenti.
Per Sinistra di Sedriano : Ivan Biondi, Lucio Riosa, Andrea Oldani, Fabio Leone, Erika Innocenti, Gabriele Zenaboni 

Respirare l’amianto. La storia di Tiberio Paolone.


Sono costretto mio malgrado a raccontarvi la mia storia personale ma, non voglio in nessun modo che questa venga interpretata come una faccenda delimitata alla mia persona, purtroppo molti lavoratori esposti non hanno avuto la mia stessa fortuna in quanto deceduti, altri invece sono vittime della depressione e vivono l’attesa della morte come un incubo che gli impedisce di vivere il quotidiano. Altri più fortunati di me, e sono la maggioranza, sono stati colpiti in età avanzata sono già in pensione e si godono fino all’ultimo il calore e l’affetto dei loro familiari, in particolare figli e nipoti.

Sono entrato in ospedale il 14 dicembre del 2010 e sono stato dimesso il 23 dicembre, per farmi passare a casa le feste di Natale, come potete immaginare è stato il periodo più triste della mia vita, sono caduto in una profonda depressione e sono riuscito ad uscirne scrivendo la storia dei miei anni con l’amianto, che in parte condividerò con voi, sono rientrato in ospedale per essere sottoposto ad un intervento chirurgico che oltre a permettermi di tornare a respirare adeguatamente, ha confermato che avevo il mesotelioma maligno monofasico epiteliomorfo. Alla età di 16 anni ho cominciato subito a lavorare lasciando la scuola superiore senza neanche terminare il biennio, In cinque anni compreso l’anno di servizio militare, ho imparato il mestiere di fabbro presso un artigiano.

Purtroppo alla fine del mese non era sempre certo ricevere lo stipendio, alla fine del servizio militare finalmente volevo cominciare a progettare la mia vita, mi convinsi quindi che la certezza dello stipendio era fondamentale e cominciai a cercarmi un altro lavoro.Feci il colloquio alla vigilia di Natale del 1980 alla Fiam (Fabbrica italiana ascensori montacarichi) che nel 1980 contava un migliaio di dipendenti e fui assunto il 13 gennaio del 1981. Dopo pochi mesi venni messo a fare i turni sulla puntatrice singola, fu quello il mio primo contatto con l’amianto attraverso i guanti ed il grembiule di amianto che, erano necessari per quella attività.Nel 1987 mi candidai come delegato sindacale e fui eletto, sempre in quegli anni in seguito alla evoluzione delle normative antincendio il mio contatto con l’amianto divenne molto più consistente, dovevamo produrre le porte taglia fuoco l’insieme di questa produzione a fine turno creava notevole polvere e sfridi di amianto e lana di roccia che si propagavano in tutta l’area di lavoro.

Nei primi mesi del 1988 presi coscienza della pericolosità dell’amianto, convocai nel giro di una settimana una riunione del CDF consiglio di fabbrica,

martedì 26 febbraio 2013


LETTERA APERTA AL SINDACO DI SEDRIANO
Risposta alla missiva resa pubblica nelle “News del Sindaco” sul sito del Comune.



Egregio prof. Celeste

Riteniamo l’esternazione privata da Lei resa nota sul sito (pubblico) del Comune di Sedriano una gravissima provocazione nei confronti della nostra Associazione, che come dovrebbe sapere fu costituita già nel giugno 1944 dal CLN,  mentre il Nord era ancora sotto l'occupazione nazifascista, e quindi fu promossa "Ente Morale" nell'aprile 1945 come Associazione Ufficiale dei Partigiani Antifascisti. Attualmente abbiamo oltre 120.000 iscritti e siamo presenti in tutta l'Italia e in modo radicato in tutto il territorio del Magentino. Siamo fortemente attivi ed impegnati quotidianamente , come è scritto nel nostro Statuto, a "concorrere alla piena attuazione, nelle leggi e nel costume, della Costituzione Italiana, frutto della Guerra di Liberazione, in assoluta fedeltà allo spirito che ne ha dettato gli articoli".
Da sempre l' Anpi è abituata con la solita e solida fedeltà alle istituzioni democratiche, nonchè una forte determinazione morale, ad affrontare le tante questioni nazionali che hanno caratterizzato anche i nostri ultimi decenni (da "Tangentopoli" alle offensive mafiose sino alla grande battaglia contro i gravi tentativi di modifica della Carta Costituzionale, che porto' all'esito vittorioso del Referendum del 2006).
Per tutti questi motivi riteniamo che il Convegno da noi organizzato a Vittuone assieme ad altre associazioni locali, per sensibilizzare i cittadini sui meccanismi e i fatti che hanno permesso alla mafia di mettere le radici anche al Nord e nelle nostre realtà locali, sia perfettamente nel solco delle nostre tradizioni e dei nostri obblighi statutari.
Per quanto riguarda la signorina Ester Castano, presente al Convegno in veste di relatrice a nome di associazioni antimafiose , ma anche la piu' giovane tra gli iscritti della nostra sezione Anpi "Carlo Chiappa", esprimiamo alla stessa tutta la nostra solidarietà in quanto, ci sembra, che non abbia affermato alcunchè possa ritenersi, a nostro giudizio, lontano dalla semplice cronaca o addirittura offensivo verso le persone assenti.

Distinti saluti.

Il Direttivo Anpi “Carlo Chiappa"


Vittuone, 25 febbraio 2013 

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