martedì 23 ottobre 2012

Vittuone: bancarella d’anticaglie o apologia del Fascismo?


Domenica 21 ottobre, durante la festa della Madonna del Rosario, un cittadino sensibile e civile, ha avvicinato due nostri volontari per segnalare la presenza di una bancarella con materiale inneggiante al Duce, in Piazza Garibaldi.
Come si può vedere nella foto, non erano vecchi cimeli tra altre anticaglie, ma un tavolo con tanto di busti di diverse dimensioni, , aquile, gadgets varii, manifesti, e calendari … del  prossimo 2013.
E' stata fatta prontamente una segnalazione alla Polizia Locale, che altrettanto prontamente è andata a verificare quanto da noi asserito.
Ci è stato poi riferito dall'agente, che l'ambulante era in possesso di regolare permesso chiesto per vendita di "materiale storico", e asseriva che siccome Mussolini è storia, lui non era fuorilegge, ed inoltre, essendoci un forte mercato per questi oggetti, farglieli levare avrebbe comportato per lui un' importante perdita economica.
Sempre a quanto riportato dal vigile, ha altresì aggiunto che se proprio dava fastidio, avrebbe provveduto a togliere tutto purché venisse rimborsato.

Abbiamo fatto notare che non era nostra intenzione impedire ad un ambulante di guadagnarsi il pane, ma che vendendo materiale inneggiante al fascismo, e quindi illegale, era di fatto, in una posizione fuorilegge.

Ricordiamo che è' previsto dalla normativa nazionale quanto segue:

L’ apologia del fascismo è un reato previsto dalla legge 20 giugno 1952 , n. 645 (contenente “Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale (comma primo della Costituzione”), anche detta “legge Scelba”, che all’art. 4 sancisce il reato commesso da chiunque “fa propaganda per la costituzione di una associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità ” di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure da chiunque” pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”. Punibile con reclusione da 1 a 5 anni e con multa da 518 a 2075 €uro (da 1 a 4 milioni di Lire).
Ed inoltre, la Legge 205/1993 (Legge Mancino) prevede “misure urgenti in materia di discriminazione razziale, nazionale, etnica e religiosa” viene ribadita la condanna a gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista aventi per scopo l’istigazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi, al fine di colpire anche mere esaltazioni del fascismo.
Questi episodi come quelli delle scritte sui muri, nell’indifferenza generale, si presentano come innocui, ma che di fronte alla storia, alla memoria,ai valori della Libertà e della Democrazia, al ricordo dei nostri caduti e  di fronte alla legge, innocui non sono.
Chiediamo ufficialmente all'Amministrazione Comunale, che un fatto del genere non venga mai più a ripetersi. 

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