Domenica 21 ottobre, durante
la festa della Madonna del Rosario, un cittadino sensibile e civile, ha avvicinato
due nostri volontari per segnalare la presenza di una bancarella con materiale
inneggiante al Duce, in Piazza Garibaldi.
Come si può vedere nella foto, non erano vecchi cimeli tra altre anticaglie, ma un tavolo con tanto di busti di diverse dimensioni, , aquile, gadgets varii, manifesti, e calendari … del prossimo 2013.
Come si può vedere nella foto, non erano vecchi cimeli tra altre anticaglie, ma un tavolo con tanto di busti di diverse dimensioni, , aquile, gadgets varii, manifesti, e calendari … del prossimo 2013.
E' stata fatta prontamente
una segnalazione alla Polizia Locale, che altrettanto prontamente è andata a
verificare quanto da noi asserito.
Ci è stato poi riferito
dall'agente, che l'ambulante era in possesso di regolare permesso chiesto per
vendita di "materiale storico", e asseriva che siccome Mussolini è
storia, lui non era fuorilegge, ed inoltre, essendoci un forte mercato per
questi oggetti, farglieli levare avrebbe comportato per lui un' importante perdita
economica.
Sempre a quanto riportato dal
vigile, ha altresì aggiunto che se proprio dava fastidio, avrebbe provveduto a
togliere tutto purché venisse rimborsato.
Abbiamo fatto notare che non
era nostra intenzione impedire ad un ambulante di guadagnarsi il pane, ma che
vendendo materiale inneggiante al fascismo, e quindi illegale, era di fatto, in una posizione fuorilegge.
L’
apologia del fascismo è un reato previsto dalla legge 20 giugno 1952 , n. 645
(contenente “Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale
(comma primo della Costituzione”), anche detta “legge Scelba”, che all’art. 4
sancisce il reato commesso da chiunque “fa propaganda per la costituzione di
una associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente
le finalità ” di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure da
chiunque” pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del
fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”. Punibile con reclusione da
1 a 5 anni e con multa da 518 a 2075 €uro (da 1 a 4 milioni di Lire).
Ed
inoltre, la Legge 205/1993 (Legge Mancino) prevede “misure urgenti in materia
di discriminazione razziale, nazionale, etnica e religiosa” viene ribadita la
condanna a gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista aventi per
scopo l’istigazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali,
etnici religiosi, al fine di colpire anche mere esaltazioni del fascismo.
Questi
episodi come quelli delle scritte sui muri, nell’indifferenza generale, si presentano
come innocui, ma che di fronte alla storia, alla memoria,ai valori della
Libertà e della Democrazia, al ricordo dei nostri caduti e di fronte alla legge, innocui non sono.
Chiediamo ufficialmente
all'Amministrazione Comunale, che un fatto del genere non venga mai più a
ripetersi.
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